Il mondo del gioco d’azzardo online è in rivolta contro la politica, e non solo nel nostro Paese. Anche in Spagna infatti i gestori dei casinò che propongono gioco d’azzardo online sono sul piede di guerra. L’intero settore dei giochi infatti intende opporsi al patto di bilancio firmato dal governo e da Unidos Podemos.
Il patto prevede tra gli altri punti, anche l’approvazione di una regolamentazione relativa alla pubblicità del gioco d’azzardo online e delle scommesse. In Spagna questo tipo di divieto esiste già per quanto riguarda il settore del tabacco. Sin dal 2005 infatti è vietato promuovere, in ogni forma, l’uso del tabacco.
Attualmente la pubblicità del gioco d’azzardo online, quindi nei casinò che operano legalmente sul web, non viene regolamentata e l’intenzione è di farlo in tempi brevi.
A opporsi Cejuego che difende gli interessi degli operatori del settore del gioco. L’associazione di settore si contrappone a qualunque provvedimento che riguardi il gioco d’azzardo online, senza considerare però le lotterie statali.
La pubblicità del gioco d’azzardo online cresce in modo costante
La promozione del gioco d’azzardo sta attirando l’attenzione anche in Spagna, dato che si tratta di un settore in costante e forte crescita. Nel 2017 sono stati investiti in questo settore ben 221 milioni di euro. Sul totale investito 112 milioni sono stati usati per sponsorizzazioni e pubblicità, e il resto è stato investito in bonus promozionali. I casinò online legali da soli hanno investito 88 milioni in pubblicità.
Nei primi sei mesi del 2018 l’investimento è aumentato del 54% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche trainato dalle scommesse per i Mondiali di calcio in Russia.
Una differenza fondamentale tra il gioco d’azzardo tradizionale e il gioco d’azzardo online, sta nel fatto che, in Spagna, la pubblicità di quest’ultimo non è ancora regolamentata. D’accordo sul fatto che serva una regolamentazione, i rappresentanti del settore si oppongono al fatto che il gioco d’azzardo online sia equiparato a tabacco e alcol.
Gli oppositori sostengono che, anche se il gioco può provocare dipendenza, la percentuale di giocatori problematici è irrisoria. Essa non può essere accostata a quella relativa ad altri tipi di dipendenza.
Regolare il gioco d’azzardo online ma anche quello fisico
Gli operatori del mondo del gambling chiedono che il trattamento riservato ai migiori casino online legali sia lo stesso sia per gli operatori privati che pubblici. In pratica vogliono che la legge sia applicata anche alle lotterie e alle scommesse gestite dallo Stato.
Anche in Italia il Decreto Dignità prevede che il divieto di pubblicità si applichi a tutti i giochi, ad eccezione delle lotterie nazionali non istantanee.
Il tema della pubblicità e dei relativi divieti, è molto sentito soprattutto nel settore dei casinò legali online. Questi, non avendo una struttura fisica, hanno particolarmente bisogno della pubblicità.
Anche da parte del Cejuego si sostiene la necessità di regole. Ad esempio limitare gli orari degli spot, o impedire a volti noti, che possono attrarre i minori, di fare da testimonial al gioco.
La Spagna come l’Italia, dopo il boom che ha visto l’esplosione del settore del gioco, sta facendo una sorta di dietro-front. Oltre al gioco d’azzardo online, nell’occhio del ciclone vi sono anche le sale giochi spuntate come funghi. La densità di questi esercizi in alcuni quartieri di Madrid è preoccupante e quindi si pensa a una regolamentazione anche su questo versante.
Come abbiamo già accennato, l’Italia da questo punto di vista si trova a uno stadio più avanzato. La legislazione nazionale ha già previsto il divieto di pubblicità per tutto il gioco d’azzardo. Inoltre a livello locale molte regioni stanno già regolamentando posizionamento e orari di apertura delle sale slot e vlt.
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